Fruga nella tana

18 febbraio 2022

Subscription box: ossia di abbonamenti, sorprese e cartoleria

Oggi vogliamo parlarvi di una passione che da un po' di tempo è entrata sempre più di frequente nella tana, ossia di una subscription box. Di cosa stiamo parlando? Ve lo spieghiamo subito!

Parleremo di cartoleria e anche del perché ci piaccia e della cartoleria in abbonamento di Papergang.

Concluderemo con una prima valutazione sull'ultima box di Papergang che abbiamo ricevuto qualche giorno fa. 

Spoiler: a breve una recensione anche sulla box Papergang di Febbraio (che è rosa e tigrata. Una parente del Muccopardo insomma).

Ma facciamo qualche zampata indietro. Di che stiamo parlando?

Cos'è una subscription box?

Non ci piacciono gli inglesismi: perché disturbare la lingua dell'eterno regno di sua maestà Elisabetta quando possiamo dire la stessa cosa con la parola in italiano?

Sì lo sappiamo che c'è una parola inglese già nel titolo, ma il motivo è proprio quello: le subscription box vengono chiamate così anche in italiano. Sì ma che sono? Si tratta di un abbonamento che consente di ricevere una scatola dove sono contenuti degli oggetti a sorpresa*.

Ce ne sono di diverso tipo; quelle di cartoleria come quella che stiamo per descriverti ma anche di libri, adesivi, cosmetici, piante, cibo, calzini non ancora spaiati e chi più ne ha più ne inventi. 

Si tratta di un prodotto che è nato all'estero; nato negli Stati Uniti dove è super diffuso in moltissime le varietà, si è impiantato con discreto successo da qualche anno anche nel nostro belpaese.

papergang box
Papergang box Gennaio 2022
 

Di solito queste "scatole in abbonamento" consentono di sottoscrivere proprio un abbonamento, nella maggior parte dei casi con frequenza mensile.

*Se qualcuno si stesse chiedendo perché c'è un asterisco nella parola sorpresa di alcune righe fa, lo spieghiamo subito; alcune di queste scatole a sottoscrizione sono dei veri propri pacchi a sorpresa, altrimenti detti mystery box. Non è il caso di quella di Papergang, che in realtà ti permette di sapere molto prima che venga spedita qual è il contenuto della scatola. Nel caso specifico si tratta di un'opzione, ma la possibilità di ricevere lo spoiler di quanto contenuto è decisamente utile.

La riscoperta della cartoleria (e perché ci piace)

Spiegato un po' di che cosa si tratti, entriamo più nel vivo della nostra box Papergang. In questo caso siamo di fronte ad un abbonamento a prodotti di cartoleria di diverso tipo. 

Come avrete forse notato, da qualche anno a questa parte anche da noi sta prendendo sempre più piede piede la cartoleria cosiddetta fashion, ossia tutti quegli oggetti vari da scrivania sempre più particolari, decorati e colorati. Dagli evidenziatori color pastello alle penne cancellabili colorate, passando per bullet journal, planner, adesivi e washi tape, sempre più persone (anche decisamente adulte) hanno ricominciato a frequentare cartolerie e negozi specializzati online.

Il planner Muccopardo (lo puoi comprare qui)

 

Nella tana siamo dei veri e propri patiti; è successo che grazie o per colpa del lavoro di colei che scrive, abbiamo avuto l'opportunità di lavorare con un marchio inglese di agende (che non è quello della scatola). Da lì il passo verso la cartoleriadipendenza è stato breve. Abbiamo anche imparato qualcosa sull'utilità del planning, oltre che a spendere soldini guadagnati col sudore della pelliccia in penne e pennette, ma ne parleremo in un altro post. Torniamo a noi, anzi, a lei.

La subscription box Papergang - by Ohh Deer

La scatola in abbonamento della quale vi stiamo parlando una vera e propria scatoletta di cartone dal formato poco più grande di un A5 e dallo spessore di meno di 2 cm pensato appositamente per entrare nella cassetta delle lettere.

La sorpresa nel ricevere questa scatola (che viene spedita serenamente anche in Italia) inizia dalla scatola stessa che ogni mese ha una decorazione diversa che anticipa quanto contenuto.

Dopo aver aperto la scatola, operazione che da queste parti facciamo con estrema attenzione per avere la possibilità di riciclarla, ci si trova davanti ad un involucro di carta. Fino a qualche mese fa veniva utilizzata della carta velina, sostituita ora da carta stampata che può facilmente essere riciclata per decorazioni o per realizzare un origami come viene suggerito sul retro della carta stessa. 

Subscription box Papergang - unboxing

 

All'esterno dell'involucro si trovano anche un foglietto con la spiegazione della subscription box del mese che racconta di solito il tema, spiega di chi siano le illustrazioni e parla degli eventuali progetti collegati.

È importante sapere che le box sono illustrate ogni mese da un artista diverso e molto spesso hanno lo scopo di fare beneficenza o dare visibilità ad associazioni di diverso tipo.

Cosa c'è dentro?

A questo punto vi starete chiedendo che cosa ci sia all'interno di questa scatola. Una volta aperto l'involucro vi troverete di fronte a quattro/cinque oggetti di cartoleria, nella quasi totalità dei casi molto molto carini.

L'assortimento varia per ogni scatola, ma con questo marchio in particolare non è raro trovare dei planner come nella box di gennaio, penne o matite, post it e altri accessori.

Cosa c'è dentro?
 

In particolare la Papergang box di Gennaio conteneva:

📘 un planner in formato A6, con copertina goffrata, stampa metallizzata, segnalibro e pagine puntinate

📍post it abbinati

📏 un righello in metallo pensato per la calligrafia

🖋 penna stilografica

🖼 stampa da incorniciare su cartoncino spesso

Il planner in pole position

 

Gli oggetti della box di Gennaio

Quaggiù non amiamo molto i planner di questo tipo e preferiamo invece quelli a spirale; in realtà quello di Papergang è un prodotto molto ben fatto, con una rilegatura che permette di farlo rimanere piatto quando è aperto. Inoltre la dimensione piccola permette di portarlo praticamente ovunque.

Utilissimi e con un bel colore i post it, che tra l'altro si sono dimostrati molto più resistenti rispetto ad altri prodotti simili contenuti in alcune box precedenti. Anche in questo caso è stato scelto di fare dei foglietti puntinati molto comodi per prendere appunti o anche per fare le liste.

La stilografica è un oggetto che o si odia si ama. Da un po' di tempo ne stiamo utilizzando moltissime alternando anche il colore dell'inchiostro, quindi una stilografica in più non poteva che farci piacere. Quando abbiamo però controllato che tipo di cartuccia utilizzasse, abbiamo scoperto che non è tra le più comuni. Tuttavia nulla toglie alla qualità della penna che tra l'altro ha un tratto sottilissimo e super adatto anche a chi volesse cimentarsi con la calligrafia.

Proprio a questa serve il righello nero in metallo che può essere utilizzato per tracciare le linee per imparare il lettering. Se non aveste però voglia di cimentarvi con la calligrafia è molto utile anche per misurare qualsiasi cosa.

Conclude la box di Gennaio una stampa che richiama il tema della scatola. È stata realizzata su cartoncino molto spesso che permette di incorniciarla, ma anche di appoggiarla così com'è su una mensola o sulla scrivania (o un po' dove vi pare).

Sono cinque oggetti che valgono sicuramente il prezzo pagato. Ma in generale, ne vale la pena?

Foto di gruppo

Perché sì

  • ottimo rapporto qualità/prezzo
  • prodotti particolari
  • illustrazioni realizzate per gli oggetti della scatola
  • il piacere della "sorpresa"

E perché, forse, no

  • alcuni oggetti si ripetono nel corso dell'anno anche se con illustrazioni diverse 
  • temi sempre diversi per stile e illustrazioni, ma alcuni ci hanno lasciati indifferenti

Dimenticavamo un dettaglio non indifferente, il prezzo. L'abbonamento mensile costa 19,95 £ ossia circa 24 euro. Si risparmia un po' pagando in anticipo per tre mesi o per un anno. Ci sono anche promozioni per i nuovi iscritti e un programma per i clienti più fedeli.

A proposito: siete curios* di provare? Ecco il link muccopardo (ps: se utilizzerete questo ci farebbe proprio piacere! E anche guadagnare un po' di punti. E anche uno sconto per voi!).



 

01 febbraio 2022

Il maneki neko: da leggenda giapponese a decorazione pop


Ciao muccopardici amici nostri, avete presente i maneki neko? No? Sappiate che sono una delle passioni quaggiù nella tana, al punto che qualcuna se ne è fatto tatuare uno su una zampa. Abbiamo le prove.

Ci riferiamo a disegni, statuette, stampe (e chi più che ne ha più ne collezioni) che raffigurano un micio con una (a volte due) zampa alzata. Il gatto di solito è tricolore, ma ne esitono tante versioni.





Ho sentito in sottofondo una "vocina stridula" (cit: l'hai indovinata? Scrivilo nei commenti), che diceva qualcosa tipo: "sì, quelli cinesi!". Spiacente di deluderti amic@, il maneki neko è un gatto giapponese

 

maneki neko tattoo (foto: polveroso e datato archivio muccopardo)

Ti racconto la sua storia, anzi, la leggenda.

Maneki neko: la leggenda del gatto che chiama

Il succo della leggenda del nostro è rinchiusa nel suo nome; maneki neko significa letteralmente "gatto che chiama". È però conosciuto anche come gatto della fortuna o, erroneamente, come gatto che saluta. Non sta salutando però: chiama. E se ti capitasse dagli retta, ti salverà la pelliccia.

Secondo la versione della leggenda giapponese che preferisco, il gatto di un povero monaco stava fuori dalla porta del monastero a farsi i gatti propri, quando vide un nobiluomo che si era riparato sotto un albero. Iniziò a muovere la zampa; l'uomo, incuriosito, si avvicinò al gatto. 

Poco dopo un fulmine si abbattè sull'albero dove si era riparato poco prima. Il gesto del gatto gli salvò quindi la vita e l'uomo volle ricompensare il monaco con una donazione per il monastero. Tralasceremo i commenti sulla poco felina furbizia di ripararsi sotto ad un albero durante un temporale, con un monastero a due passi.

La stessa leggenda si trova anche con altri protagonisti: un guerriero, una prostituta, un'anziana donna. Non cambia però la trama della leggenda del maneki neko: il gatto richiama una persona salvandole la vita da un pericolo imminente.

Un gatto porta fortuna onnipresente

Ecco spiegato il motivo per il quale il gatto con la zampa alzata sia ritenuto un amuleto contro la sfortuna. Dal Giappone la leggenda, ma soprattutto l'iconografia del micio beneaugurante, ha presto invaso altri paesi. 

Le statuette tradizionali in ceramica e le stampe, sono state affiancate negli ultimi anni da ogni tipo di oggetto con il micio con la zampa alzata.

 

maneki neko gatto oggetti
maneki neko set cartoleria (foto: collezione muccopardo)

 

Qui nella tana li collezioniamo, ma ne abbiamo alcuni anche per gli altri appassionati. I nostri preferiti sono quelli in ceramica (nella foto sotto alcuni esempi) e quelli raffigurati sugli oggetti da usare tutti i giorni. Tipo la gomma, il temperino e la matita, che fanno tanto scuola dell'obbligo, ma rallegrano al giornata nella tana-ufficio (sì, facciamo anche altro oltre a curare la tana maculo muccata, ma questa è un'altra storia). 

 

maneki neko zampa destra
maneki neko giapponesi (foto: collezione muccopardo)

 

Il maneki gatto è un gatto vero?

Se vi state chiedendo se il maneki neko esista davvero, o anche se non ve lo stavate chiedendo, ecco in arrivo la riposta: sì e no. 

Non si sa infatti da cosa abbia origine la leggenda; si pensa infatti che il gesto di richiamare potesse essere stato frainteso. Il gatto sarebbe stato intento a farsi la toletta alla pelliccia. D'altronde i gatti altruisti esistono solo nelle storie. 

Ad ogni modo la colorazione del pelo potrebbe essere  ispirata al gatto giapponese bobtail, che nulla c'mentra con il cagnone omonimo. Si tratta di un micio bianco con macchie nere e marrone/arancione come, appunto, il più famoso e leggendario maneki neko.

La pelliccia a tre colori esiste anche nel gatto comune europeo, anche se si tratterebbe di una variante genetica non molto diffusa e presente solo nelle micie. 

 

maneki neko leggenda
maneki neko micia giapponese (foto: collezione muccopardo)

 

Se ci avete letti fino a qui, raccontateci se collezionate i maneki neko o altri mici, siamo curiosi!

 


 

 




 






08 giugno 2021

Dove eravamo rimasti?

Ciao muccopardici, dove eravamo rimasti?

Dopo quasi dieci anni di silenzio, ecco che un bel giorno io e il Muccopardo abbiamo deciso di spolverare la tana (che va bene che va il vintage, ma così era troppo), apparecchiare con la tovaglia bella, mettere il caffè sul fuoco e invitarvi a riscoprirla.

Riassunto delle puntate precedenti 

Cosa abbiamo fatto nel frattempo? Abbiamo cambiato un po' di tane e qualche città. La pelliccia maculomuccata presenta evidenti segni di invecchiamento; tra le macchie si notano alcuni tatuaggi (ma ne parleremo un'altra volta).
La famiglia si è allargata, con l'aggiunta di un bipede e di figlioli quadrupedi.

Là fuori il vecchio è diventato vintage, il riciclo va di moda e ci sono tante cose di cui vorremmo parlare. E allora ci siamo detti: ma ti ricordi che avevamo un blog, sì ma chi ha le chiavi, dove le hai messe? Aspetta, prova così, forse...ed eccoci qua.

Giocattoli vintage e nostalgia d'infanzia 

Pur nel chiuso della tana, il progetto muccopardico non si è fermato. È diventato scambio e baratto e creazione a fasi alterne di oggetti con materiali riciclati. 

Le passioni del Muccopardo sono tante quante sono le sue macchie (e le racconteremo tutte, un po' per volta. Le passioni, non le macchie). 

Iniziamo da una delle più recenti: i giocattoli vintage, soprattutto anni '80. Sono quelli della nostra infanzia, quelli che ti fanno battere il cuore ed esclamare:

  • ce l'avevo!
  • quanto l'ho desiderato!
  • questo non me lo ricordavo! 


Escluse le Barbie, che mi sono sempre state cortesemente sulle palle di pelo, quasi tutto il resto è gioia. E allora vai di Polly Pocket, che ci ha fatto scoprire che l'amica piccina con la casa che sta in una manina (semicit) ha tante e tanti fan e tutti piuttosto cresciutelli.

Polly Pocket Bluebird Garden Surprise 1990 (foto: Muccopardo)

Questo fa parte dei "ce l'avevo", anche se non avevo proprio questo cofanetto, ma un paio di altri, con i quali ho giocato tantissimo (io che scrivo, il Mucco no, con gli zoccoletti non riusciva). 

Negli ultimi mesi ne ho accumulati diversi, ma non li terrò: riprenderanno il giro verso nuove tane. Metterò le foto in un altro post, ma se volete saperne di più in anticipo, scrivetemi. Ammesso che qualcuno poi stia leggendo. Ma questo è un altro paio di maniche (leopardate).

Polly Pocket Bluebird Garden Surprise 1990, chiuso (foto: Muccopardo)   


 


11 dicembre 2011

tazze




ciao muccopardin* nostri,
novità per voi, le tazze! Sono mug in ceramica decorati a mano con quattro diversi motivi.
Nella prima foto le tazze maneki neko (il gatto giapponese portafortuna), con l'immagine del gatto in due diverse versioni e una scritta;
nella seconda foto la tazza "I'll never walk alone" dove è riportato il testo completo;
nella terza foto, qui sopra, la tazza "I'm in the mood for".

Creiamo anche tazze con scritte a vostra scelta! chiedete!!!

10 dicembre 2011

feltro

ciao muccopardini nostri,

volevamo informarvi che da oggi sono di nuovo disponibili le palline in feltro in molti colori tinta unita, e palline rosa di diametro piccolo (oltre ai colori striati)...

a presto m&m

28 novembre 2011

Natale

ciao muccopardici,

il Natale è alle porte. Bè, al cancello. Insomma, piano piano, sta arrivando. Puntuale come una stella cometa svizzera...

e noi come sempre siamo qui per creare i vostri regali di Natale!
Accorrete numerosi.

vado a lustrare la slitta.


30 luglio 2011

collana feltro

Collana in feltro con pallini viola e corallini rosa semitrasparenti. E' coordinabile con gli orecchini e disponibile anche con feltro rosa tinta unita (o striato in diversi colori).

(thanks to Vac Conzie & muccopardo plush models agency)